Il bite è una soluzione efficace a problemi di varia natura che riguardano dentatura e morso come malocclusioni, bruxismo (digrignare i denti), russamento o disturbi posturali e mal di testa.
Indice:
- In quali casi è consigliato?
- Consigli pratici per il suo utilizzo
- Quanto tempo va portato?
- Come va pulito?
- Quanto costa?
In quali casi è consigliato?
Il bite è una mascherina in resina acrilica o materiali simili (creata appositamente su modello dei denti del paziente) che inserita su una arcata dentale (inferiore o superiore, a volte anche su entrambe) impedisce che i denti sfreghino o si urtino tra loro. In odontoiatria, è consigliato per trattare diverse problematiche, come:
- Serrare e digrignare i denti (bruxismo): grazie al bite si mantiene l’integrità dello smalto delle arcate e si attenuano i disturbi creati dalla pressione masticatoria sulla mandibola (come difficoltà ad aprire e chiudere la bocca o dolore nella masticazione).
- Disallineamento tra la posizione dell’arcata superiore e dell’inferiore (malocclusione) dovuta a denti storti o asimmetrie ossee: il bite agisce per riposizionare la mandibola fino a correggere i difetti del morso.
- Russamento e sonnolenza ad esso legata: le conseguenze di un morso scorretto possono essere problemi all’apparato respiratorio (il comune “russare”). Il dispositivo anti-russamento non fa altro che connettere le due arcate mantenendo quella inferiore anteriorizzata, così da lasciare aperto lo spazio faringeo e evitare apnee o le alte frequenze del russamento.
- Dolori posturali (alla cervicale o alla colonna vertebrale): una deglutizione alterata o deviata costringe i muscoli coinvolti a lavorare in modo non equilibrato, disallineando capo a tronco e conseguentemente portando a dolore alla schiena e alle cervicali.
- Mal di testa: il dolore può essere legato a una disfunzione dell’ATM, articolazione temporo mandibolare, cioè del sistema articolare che connette cranio e mandibola. Il bite può aiutare a correggere lo squilibrio che parte dalla mandibola e andare a influenzare positivamente i disturbi derivanti da questo che va a colpire la testa.
- Dolori alle orecchie (o acufene): per lo stesso principio sulle disfunzioni dell’ATM, anche in questo caso il bite è uno strumento essenziale, che aiuta a rilassare i muscoli della bocca e correggere il posizionamento del morso fino ad agire sui disturbi dell’articolazione temporo mandibolare.
- Per prestazioni sportive: il bite ha una serie di effetti positivi su postura (gestione del carico sulle piante dei piedi), diminuisce la contrazione dei muscoli masticatori e previene microtraumi dovuti a impatti aiutando ad assorbire le vibrazioni.
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Consigli pratici per il suo utilizzo
Esistono diversi modelli di bite dentale: personalizzati, automodellanti e performanti. In generale, è sempre bene investire in una visita dal dentista per capire quale sia la patologia che si deve trattare, e definire con lo specialista la struttura e le modalità di utilizzo del dispositivo. Investire in un bite personalizzato è l’opzione più consigliata perché si tratta di strumenti che vengono costruiti sulle specificità del singolo paziente.
Quanto tempo va portato?
Sarà il dentista a consigliare la frequenza e durata dell’utilizzo. Maggiore è l’utilizzo più velocemente si presenteranno gli effetti benefici ad esso legato. Questo significa che è spesso suggerito l’utilizzo diurno in aggiunta a quello notturno unito a una regolare pulizia tra le applicazioni.
Come va pulito?
Al bite va associata una pulizia quotidiana regolare simile a quella che riserviamo alla nostra bocca. Una volta rimosso va sempre sciacquato in acqua corrente, pulito con uno spazzolino (uno spazzolino destinato esclusivamente a questo) e del dentifricio o una soluzione fatta di una parte di colluttorio e due parti di acqua.
Ogni 15 giorni è bene immergerlo in un bicchiere di colluttorio per assicurare una pulizia profonda del dispositivo.
Per mantenerlo al riparo da batteri o altro è buona norma riporlo in una custodia destinata a questo ogni volta che non viene utilizzato.
Quanto costa?
Nel Centro Medico Kairas, a San Zenone degli Ezzelinie, si dispone di un team di professionisti specializzati nel trattamento e individuazione dei disturbi legati all’ATM. Basterà svolgere una prima visita odontoiatrica di 15-30 minuti per identificare la problematica da trattare e il miglior dispositivo da associare. Un bite può partire da un costo di 200€ ed arrivare a 600€ a seconda del tipo di trattamento da seguire.